domenica 22 maggio 2011
INDIGNADOS !
giovedì 19 maggio 2011
NEL PAESE DEL GRANDE BIGOTTO
L'ipotesi del complotto ordito ai danni di Strauss-Kahn è verosimile e affascinante in un periodo di consistenti turbolenze finanziarie e di feroci lotte sotterranee per la conquista o il mantenimento del Potere. Da un lato un dollaro scambiato a 1,42 contro l'Euro a rappresentare la debolezza statunitense, dall'altro la ricerca del nuovo ruolo di potenza imperialista degli USA che si esprime chiaramente nel mediterraneo meridionale e in medio oriente (apertamente contrastata dalla Francia di Sarkozy), e per carico finale la lotta per l'Eliseo che vedeva impegnato l'imputato eccellente. Ce ne sarebbe abbastanza per rendere credibile l'ipotesi complottista.
Immaginiamo però una giovane donna di colore, con figli adolescenti, che vive a New York con uno stipendio da cameriera ai piani: quale può essere la sua soglia di resistenza davanti al denaro ? Denaro che potrebbe esserle stato offerto da Strauss-Kahn o da qualcun altro per poter incastrare il francese.
Oppure, ipotesi umanista, lo scenario vede lui che propone, lei che accetta, poi nega qualche prestazione particolare, infine, forte di una legge assolutamente folle e bigotta, immagina di rivalersi in milioni di dollari sul ricchissimo partner occasionale.
Il vero problema, alla luce degli scenari possibili, è il Mostro Normativo Statunitense che fa delle "molestie sessuali" un argomento di gravità impensabile per chi non è ottusamente idiota e immensamente bigotto.
Il "puritanesimo" americano è talmente oppressivo da essere il vero motore dell'esplosivo mercato del sesso hard-core di cui gli Usa sono il primo consumatore seguito a ruota, non a caso, dai Paesi Arabi. Ogni forma repressiva scatena il suo opposto e contrario. Il sistema legale statunitense ha punti di eccellenza che definire "talebani" è sensato.
Nel Paese del Grande Bigotto è meglio che i turisti europei viaggino sempre con le mani in tasca, la bocca chiusa e gli occhi bendati.
lunedì 16 maggio 2011
fil rouge
C'è un filo rosso che unisce le parabole di Dominique Strauss-Kahn e Silvio Berlusconi, un filo rosso che viene tagliato di netto da una nuova consapevolezza etica e morale che le generazioni precedenti non hanno saputo, o voluto, comprendere e fare propria: il Rispetto della Donna.
Cresciuti nella sottocultura maschilista di un rapporto diretto tra Denaro,Potere & Possesso, convinti che i primi autorizzino il poter acquisire qualsiasi oggetto del desiderio, i due anziani , potentissimi uomini, non hanno colto il cambiamento in atto che esige sempre, in ogni occasione, il Rispetto della Persona.
L'erotismo e la sessualità sono due splendidi doni che la natura ci concede, resi ancora più belli dalla condivisione e dal reciproco scambio condiviso e partecipato.
Il resto, semplicemente, non è: il possesso unilaterale è comportamento eticamente criticabile e legalmente punibile.
Nell'epoca in cui si vanno confermando i valori dell'empatia, della condivisione, della partecipazione, delle reti relazionali, l'unilateralità del desiderio e l'imposizione del proprio desiderio egoista, non hanno ragion d'essere.
Ai due anziani e potentissimi signori dev'essere sfuggito il senso del cambiamento.