Qualità della vita davvero poco entusiasmante, quella della provincia di Alessandria secondo i dati pubblicati dal Sole 24 ore. Solo al 74mo posto, lontana anni luce da Mantova, che si assicura il primato italiano, ma pericolosamente vicina ad Agrigento, ultima in classifica.Declino lento, inesorabile, di una città e di una provincia che non hanno saputo ammodernarsi, non hanno preso in considerazione il cambiamento dei tempi, dei processi sociali e produttivi, non hanno compreso la trasformazione culturale, né fatto propri i nuovi modelli che, magrado tutto, a Copenhagen sono stati dibattuti.Eppure per Alessandria (e provincia) si possono prospettare delle considerevoli opportunità, coniugando la tradizione (agricoltura, enologia e tecnologia del freddo) con l'economia "verde" fatta di tecnologia applicata, riduzione degli impatti ambientali, viabilità sostenibile, logistica a basso impatto ambientale, nuovi materiali e coibentanti per costruzioni.Le possibilità si individuano senza neppure spingere troppo in là la fantasia.Sapranno, i politici locali, uscire dalle beghe di condominio in cui bivaccano e aprire la provincia ad un futuro migliore, sostenibile ed economicamente sano ?
Gilberto Borzini
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