lunedì 11 gennaio 2010

PICCOLE IPOCRISIE QUOTIDIANE

Chiamiamo amicizia il bisogno di stima, definiamo amore l'estro sessuale, gelosia il desiderio di proprietà esclusiva su un corpo e relativo spirito.Indichiamo col nome di solidarietà la raccolta di lucrosi fondi; la Questua domenicale ingrassa una già ricchissima organizzazione che opera in regime di tassazione zero; banche maligne affidano a pubblicità danzate e cantate la raccolta di denari che presteranno poi, a tassi astronomici, a chi davvero ha bisogno.Affermiamo che il tabacco uccide, ma è lo Stato che lo vende, che la benzina è troppo cara, ma è lo Stato che ci guadagna. La Salute del cittadino è un diritto che rimpingua le oligarchie delle cliniche e sistema politici trombati; il vizio del gioco è un male pericoloso, e ogni settimana nascono nuovi giochi e l' Erario ringrazia; in nome dell'Ambiente rottamiamo automobili che vanno benissimo poco dopo aver finito di pagarle. Ingrassiamo col cotechino e il cappone a natale, ma facciamo la dieta con costosissimi integratori nei mesi successivi; siamo intimoriti dalla "prova costume" e dall'orrore del nostro corpo pingue, anche se compriamo la patasnella; passa al biologico, brutto ma caro; equo e solidale, sì ma per chi equo e per chi solidale ? Farciamo i bambini con merendine, patatine, cocacole, bastoncini e sofficini surgelati e fritti, e ci sorprendiamo della crescente obesità.Diciamo che è difficile arrivare a fine mese, ma compriamo i kinder che costano, al chilo, più del filetto, del barolo e dell'aragosta. Ci definiamo brava gente e spariamo ai lavoratori di colore: il Ku-Klux-Klan ha varcato l'oceano, dal Mississippi alla Calabria.Davanti ai suprusi e alle ingiustizie, davanti alla negazione della verità, è premiato chi gira la testa e finge di non vedere.Il "Manuale del leccaculo" è tra i best-sellers in paperback.C'è chi passa il natale sui tetti delle fabbriche reclamando la dignità del lavoro, e chi chiude le fabbriche perché "é la globalizzazione, bellezza !" Un computer per tutti, con connessione a banda larga, per chattare e cazzeggiare su FaceBook, non per apprendere.Ci siamo battuti per la parità tra i sessi, così lasciamo i bambini davanti alla TV o liberi di navigare sul web, salvo sorprenderci del bullismo, della violenza sessuale, dell'alcoolismo e della prostituzione minorili.Barattare un pezzo di culo per trenta secondi di fama televisiva sembra ovvio; sniffare cocaina è terapeutico. Ci commuoviamo per le balene spiaggiate e consumiamo tonnellate di improbabile tonno in scatola. E' quello della Lola, ma la Lola è diventata simmentalmentebuona.Topi in cachemire propongono parmigiano invenduto, topogigi insegnano a lavarsi le mani, aereare le stanze e - possibilmente - non starnutire in faccia agli altri.Figli irriconoscenti vanno a cagare a casa di amici. Padri cretini lottano col deodorante ambientale. Tarzan si batte per i biscotti al cioccolato. Bande di pirla inseguono un rotolone per mezza europa. Maschi avveduti portano OminoBianco al cinema. Curiamo la carie dentale con biorepair ? Conad è in offerta permanente, LIDL svende magazzini di invenduto. Il Bifidus Actiregularis ti fa cagare come un'oca, Actimel & Co. rinforzano le difese immunitarie. Signora, è lei che puzza di piscio in ascensore ? Uno dei due ha la dentiera. Mai provato i pavesini nel caffè di un altro ? Il Tavernello è un gran vino !Baudo e Ventura penetrano nelle case degli abbonati per convincere che RAI è meglio di Sky o di Mediaset a parità di prezzo. E' vero: lo staff di RAI Sport sembra preso dalla famiglia Adams, la grafica della RAI ricorda la tv rumena ai tempi di Ceausescu, i filmati di Ulisse fanno rimpiangere Rin-tin-tin, Ivanoe e La Freccia Nera. La RAI è un Cold-Case da affidare a Orazio di Miami CSI Copriamo gli odori con costosi profumi, ci puliamo il culo con rotoloni da oggi anche umidificati, aspiriamo all'eternità immergendoci in palestre e bagni turchi, rinneghiamo la saggezza dell'età con la chirurgia plastica, siamo democratici sempre che gli altri la pensino come noi. Per non farci mai abbassare la guardia, per mantenere alta la Tensione e la Paura, i Tiggì ci raccontano di catastrofe planetaria, di collisioni con meteoriti, di tsunami, di invasione degli ultracorpi, di tempeste solari, di inversione dei poli, di blocco della rotazione terrestre, di Day After, di un nuovo diluvio universale che non risparmierà neppure Noè, di epidemie e pandemie, AIDS, Ebola, Aviaria e Suina, che stermineranno l'umanità. In nome di dio ci facciamo saltare in aria e perseguiamo il martirio quasi fosse un telepass per il paradiso: iniziarono i cristiani, ora è la volta dei maomettani. Da bravi cristiani fingiamo di non ricordare che il martirio è nel nostro dna religioso.La prevalenza dell'ipocrisia ha radici lontane nell'angoscia del quotidiano e nel terrore della morte che trovano un ragionevole contrappeso nella religione e nella gioiosa salvezza dell'anima in un aldilà dai contorni puttosto incerti.Per arginare la Paura disponiamo di un dio buono e onniscente, talmente buono da aver fondato i principi della vita sull'aggredire, divorare e sbranare altre vite. Immobili nel brevissimo tempo della nostra esistenza contempliamo l'istante dell'Universo - la sua fotografia scattata qualche miliardo di anni fa - e lo chiamiamo perfetta creazione, ignorando, o fingendo di ignorare, il caos cosmico in divenire. L'Universo è come una coreografia in cui ogni ballerino fa quello che vuole: visto dalla platea immaginiamo che il coreografo sia magistrale, ma si tratta di un trucco scenico, come il balletto Cats nei villaggi vacanze, dai costumi sfavillanti, immortalato nell'istantanea di un turista. Crediamo nei fantasmi, negli extra terrestri,nelle profezie di Nostradamus, di Malachia, dei Maya, nell'Apocalisse di Giovanni - un rivoluzionario ebreo che invocava la distruzione di Roma imperiale. Crediamo alla trasmissione del pensiero e al teletrasporto, alla chirurgia dei filippini praticata a mani nude, alla macumba, al vodoo, a maghi e fattucchiere, a demoni e esorcisti.Ci affidiamo all'oroscopo per sperare e al superenalotto per spassarcela. Chiamiamo tutto questo "civiltà". Gilberto Borzini tel. cell 3293081356

1 commento:

  1. PAROLE SANTE..La vita è una continua contraddizione...oggi crediamo a una cosa e domani ci danno la perfetta smentita...abbiamo accantonato i veri valori per dar spazio alle cose più stupide che la vita ci mette davanti ogni giorno...non esistono più proprie idee ma idee di massa...le persone sopravvivono solo perchè c'è stato qualcuno che le ha fatte nascere...ma sa che le dico io??che su questa grossa palla che è la terra io ci danzo sopra,ci litigo e ci rido...rido a tutta quella massa che ha paura di parlare...di dire la sua...di spegnere la televisione e aprire la finestra e guardare lo splendore che c'è in cielo...io...che non sopravvivo...ma vivo!
    Patrizia

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