martedì 20 aprile 2010
CARTE TRUCCATE
L’inchiesta su Goldman Sachs si allarga a simili operazioni finanziarie condotte da altre grandi banche di Wall Street mentre il presidente Barack Obama spinge il Congresso a varare la riforma per evitare il ripetersi di illeciti ai danni degli investitori.
Il sito Internet ProPublica, appena premiato con un Pulitzer, rivela che gli instituti convolti in comportamenti analoghi a quelli contestati a Goldman Sachs sono numerosi: JpMorgan Chase, Merrill Lynch (oggi in Bank of America), Citigroup, Deutsche Bank e Ubs sono solo i più noti.
Qualcuno probabilmente ricorderà come il 24 novembre scorso, durante la manifestazione intitolata "dalla Borsa di Wall Street alla borsa della spesa", avessi affermato che alla base della crisi mondiale c'erano le responsabilità di Goldman Sachs, società che - tra le altre cose - ha suoi ex vice Presidenti e attuali partner ai vertici di molteplici Banche Nazionali, Banca d'Italia inclusa.
Qualcuno ricorderà anche come fin dal 2008 abbia scritto che i Fondi Comuni raccolgono (e incamerano) soldi veri per trasformarli in "quote"; le "quote" perdono valore, il risparmiatore viene rapinato e le società di gestione dei Fondi Comuni trattengono i soldi (veri) pagati dal piccolo investitore, accumulando fortune.
Si tratta di un "gioco delle tre carte" che, come molti giochi d'azzardo, ha le carte truccate.
Inutile scrivere qui ed ora gli innumerevoli tavoli sporchi su cui si sono giocate le speculazioni, quando non le truffe, ai danni dei risparmiatori.
In America si fanno le indagini, in Italia dopo avere depenalizzato il falso in bilancio e avere dimezzato i tempi di prescrizione, si cerca di far approvare il processo breve.
Fino a quando i risparmiatori italiani saranno disposti ad essere trattati come "pecore da tosare" ?
Gilberto Borzini
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