venerdì 2 aprile 2010
IL PROGETTO POLITICO CHE VORREI
Inutile cincischiare. L'orrenda campagna elettorale è stata priva di PROGRAMMI e PROGETTI.
In compenso abbiamo visto che:
- i partiti tradizionali sono stati impietosamente puniti
- si affermano i movimenti che creano consenso sulla rete web
- si confermano i movimenti presenti e attivi sul territorio
Quindi LA POLITICA sta radicalmente cambiando modalità aggegative, di consenso e di partecipazione, e una valida gestione di FaceBook vale più che una valanga di manifesti, volantini e santini.
Ma veniamo ai PROGETTI.
In Piemonte, dove risiedo, vorrei:
1) l'acqua deve restare pubblica
2) il contributo per l'educazione deve essere unico e uguale per ogni studente, sia che frequenti la scuola pubblica che la privata
3) la sanità è pubblica e cura tutto (denti inclusi). Ticket proporzionale alla fascia di reddito dichiarato e verificato
4) liberalizzazione totale del commercio (presentazione DIA al Comune e autocertificazione per ASL) come nel resto dell'Europa Occidentale
5) investimenti su energia pulita (vetture elettriche, centrali fotovoltaiche e eoliche)
6) piani edilizi popolari per rilanciare edilizia e dare a tutti un tetto
7) detrazione fiscale per contributi a associazioni umanitarie e onlus al posto dell'8 per mille
8) SI al terzo valico ferroviario (Genova-Rotterdam) per sviluppare la logistica in Piemonte orientale
9) NO alla Torino Lione per come finora è stata ipotizzata. Al suo posto: porto ferroviario a Torino e implementazione dell'autostrada ferroviaria alpina mediante miglioramenti al tracciato storico
10) abolizione temporanea dell'IRAP per sostenere le piccole imprese
Dieci piccoli punti che possono abbattere le distanze siderali tra la politica operativa e i sentimenti degli elettori.
Gilberto Borzini
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