martedì 30 marzo 2010

CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR

(sic transit gloria mundi) In una lettera a Urbano Rattazzi confessava il proprio imbarazzo per avere ricevuto in regalo una trota pescata in acque demaniali, dunque di proprietà pubblica. Quando l'amico banchiere Rotschild gli prospettò una speculazione finanziaria su titoli ferroviari, lo diffidò bruscamente dal proporgli affari che configurassero un conflitto di interessi. (da Ad Personam - M.Travaglio) Gilberto Borzini

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