lunedì 21 marzo 2011

STRATEGIA ZERO


"Ma che disgrazia io mi maledico

Ho scelto te Gheddafi per amico…"

Siamo alle solite. Come nel 1939. Gli interessi di Francia, Inghilterra e Usa sono contrari a quelli di Germania e Italia. Si parla di petrolio, ovviamente, e di energia. La guerra del petrolio avviata da Bush Senior negli anni '90 e rinforzata da quel mattacchione di Bush Junior è in pieno svolgimento. Fa piacere osservare come il Premio Nobel per la Pace Barack Obama non abbia esitazioni a promuovere guerre un po' ovunque a tutela unica degli interessi petroliferi americani. L'Italietta berulscoide non dispone di alcuna strategia energetica. Ha per amico Putin, aveva per amici Gheddafi, Mubarak e Ben Ali. Sosteneva, fino a poche settimane fa, i progetti South Stream di oleodotti che davano molto fastidio alle 7 sorelle tra cui spiccano le francesi ELF e ERG, la britannica BP, le statunitensi Exxon e Chevron. Il "grande sommovimento" avviato da altri (continuo a essere convinto della mano cinese) in tutte le aree strategiche del commercio e della produzione energetica aveva per obiettivo il controllo dello stretto di Ormuz, del canale di Suez e delle sponde meridionali del mediterraneo. Ma il grande progetto si è inceppato in Libia. I"falchi" del petrolio occidentale (Francia, Inghilterra e USA) hanno annusato al volo l'opportunità e armato i bombardieri per assumere il controllo dello scatolone di sabbia magrebino. L'Italietta berluscoide ha dovuto scegliere al volo, tatticamente e non strategicamente, l'opzione meno onerosa, ovvero se schierarsi con i probabili vincitori o se restare a guardare (come fa la Germania) rischiando di perdere i notevoli interessi dell'ENI in Libia. L'Italietta tutta tattica e senza strategia ha scelto di saltare sul carro dei vincitori, opzione che storicamente ci appartiene, visto che non abbiamo mai terminato una guerra nella stessa coalizione in cui eravamo schierati all'inizio. Ovvio che in questa situazione Cina e Russia non staranno a guardare ma assumeranno contromisure tese a tutelare i propri rispettivi interessi. Lo stesso farà la Lega Araba, che storce il naso davanti ai bombardamenti alleati. Comunque vada la guerra dei grandi l'Italietta berluscoide, priva di strategia energetica e cieca alle opportunità immense che l'energia verde rappresenta, prenderà legnate straordinarie. Auguri !


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Gilberto Borzini
 

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