sabato 16 aprile 2011

minima moralia

CULTURE DIVERSE
La delegazione araba rimane sconcertata. L'ingegnere che segue il loro progetto non solo è donna, ma è anche tremendamente carina.
Per una cultura che rifiuta la scolarizzazione delle donne, che le vuole sottomesse al volere del maschio, fosse anche un beduino ignorante come i suoi cammelli, la cosa è inaccettabile.
Per una cultura che vuole la donna coperta, nascosta agli occhi del mondo, una donna carina, capace di esaltare la propria femminilità, è insulto grave.
Se poi tutte queste cose sono raccolte in un unico esemplare la questione diventa insopportabile perchè mette in discussione tutti i paradigma, i fondamentali della cultura islamica.
La questione è seria: possiamo continuare ad accettare di avere relazioni "paritetiche" con una cultura inconciliabile con la nostra ?
Dobbiamo davvero fare finta che in base ai concetti di correttezza politica "tutte le morali sono uguali"?
Oppure, prima di trovarci "sottomessi" alle distorsioni morali islamiche, non sarebbe meglio, opportuno e necessario, reagire ?
 
LA MODELLA E IL SUO CAPO
La ragazza ha un lavoro. Il suo capo la paga regolarmente, e bene, per un lavoro semplice. La ragazza è molto carina. Il suo capo ne è invaghito.
La stessa ragazza ha un secondo lavoro. Fa la modella e per poche decine di euro si spoglia con naturalezza, e si mostra completamente,  davanti a illustri sconosciuti.
A volte negli scatti fotografici, viene ripresa nell'atto di baciare o con mani maschili sul suo corpo.
Il suo capo vorrebbe un bacio, lei si rifiuta in nome della morale.
Quale morale ?
 
DEMOCRAZIA E LAVORO
Il Produttore investe su un progetto. Il produttore è democratico e per valorizzare i collaboratori lascia che svolgano secondo il proprio gusto alcuni sviluppi del progetto.
Questi sviluppi, però, rischiano di compromettere il risultato del progetto. Il Produttore dovrebbe intevenire, ma se interverrà sarà indicato come non-democratico dai collaboratori.
E' davvero possibile la democrazia sul lavoro ?
 
AUTOSTIMA
E' possibile cercare la propria autostima negli occhi di un altro ? Nel "click" di una macchina fotografica ?
L'autostima risiede nell'apprezzamento della fisicità che viene esposta ?
Che valore do a me stessa se il senso del mio esistere si compie solo negli occhi interessati  dell'altro ?
 

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