giovedì 21 aprile 2011

QUEL TRENO PER YUMA

Il treno è un freccia bianca Venezia - Torino: strapieno nella tratta Venezia Milano (e vice versa) , perde più o meno l'80% dei viaggiatori nel percorso tra Torino e Milano /e vice versa).
La stessa cosa è facilmente osservabile a chi percorre in auto l' A4 : traffico parossistico tra Milano e l'est, traffico medio tra MIlano e Novara, traffico scarso tra Novara e Torino.
Il segnale è inequivocabile : il Piemonte non è zona attraente per l'economia.
In Piemonte il commercio è ridotto a questione territoriale, le imprese scambiano prodotti e manufatti in misura limitata.
Naturalmente il Piemonte addebita il tutto alla presenza, necessaria, utile e ingombrante, di FIAT.
La variabile non tanto variabile di queste settimane è la possibilità che FIAT si americanizzi definitivamente smobilitando lo smobilitabile dal Piemonte lasciando il territorio, in particolare l'area torinese, orfano abbandonato, con circa quattrocentomila disoccupati in più e, soprattutto, senza idee per affrontare il dopo.
Per cultura "monarchica" in Piemonte ci sono i Grandi, poi il nulla: FIAT, Ferrero, De Agostini, Buzzi Unicem, sono dei totem che sembravano inattacabili, ma dietro di loro, con poche esclusioni di merito come l'area delle rubinetterie di Gattinara, i filati della Valsesia, il vino delle langhe e il riso vercellese (tutti settori che affrontano, peraltro, complessità non indifferenti).
La cultura monarchica ha generato aristocrazie, e le aristocrazie hanno vissuto - e vivono - di rendita, sono disinteressate allo sviluppo dei "borghesi" e, se possono, interpretano quello sviluppo come un attacco ai loro propri privilegi.
Al di là del Ticino, e via via fino all'Adriatico, una cultura diversa, borghese e commerciante, continua - malgrado la crisi - a produrre scambi, iniziative, movimenti di merci e di persone.
La crisi c'è, esiste e - temo, visto il profilarsi di un taglio drastico dell'economia statunitense - non demorde.
Per affrontarla e vincerla in Piemonte c'è bisogno di un cambio radicale di mentalità:dalla monarchia alla borghesia intraprendente.
Non esistono alternative.
Altrimenti rischiamo che il treno che da Milano parte verso Ovest venga ribattezzato "Il treno per Yuma".
 
gilberto borzini
www.tutelacivica.weebly.com
tel.3924775808

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