lunedì 15 novembre 2010

QUANTA IPOCRISIA...

A Vercelli compaiono titoli cubitali sui periodici locali relativi ad un titolare di cinque negozi che "toccava il sedere" alle commesse.
Apriti cielo ! Finalmente l'ipocrisia e il bigottismo si possono scatenare.
Distinguiamo allora tra principio etico e prassi.
Il principio etico afferma che se la manifestazione di interesse esprime una prevaricazione tra chi ha il potere (esercente) e chi lo subisce (commessa) l'atto in sé sia negativamente valutabile.
Deroga al principio etico è l'eventuale assenso o consenso, ovvero la reciprocità di interesse tra i soggetti indipendentemente dal rapporto lavorativo.
Osservo che la maggioranza degli "amori" nascono in ambiti lavorativi, e questo per ovvia causalità ambientale e relazionale.
Aggiungo che in un Paese in cui il Primo Ministro attribuisce alle sue pulzelle incarichi e prebende di valore pubblico sarebbe opportuno evitare due pesi e due misure, pertanto o chi stigmatizza l'azione del commerciante non vota per il Premier, oppure chi vota per il Premier abbia la decenza di tacere.
A meno che il senso dell'ipocrisia non sia dettato dalla scadenza temporale dei termini, definendo giusto il comportamento del Premier (prima ti uso, poi ti assumo) e sbagliato quello del commerciante (prima ti assumo, poi ti tocco il sedere).
Indipendentemente dalla forma del "politically correct" credo che tutti abbiano conosciuto professionisti e imprenditori che hanno relazioni intime con la "classica" segretaria, e nessuno, fino ad oggi, ha "sbattuto il mostro in prima pagina".
Se ci definiamo cristiani dobbiamo avere compassione per le debolezze umane.
Gridare allo scandalo mal si concilia con il dettato evangelico.

 

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