venerdì 24 settembre 2010

LA FABBRICA DEL FANGO

Comunque vada a finire sarà l'Italia intera a fare una miserrima figura.
Poco importa ormai se la lettera di St Lucia sia vera o no: se è vera Fini deve sparire, se è falsa Berlusconi se ne deve andare.
In entrambi i casi le Istituzioni hanno ricevuto una ferita mortale, e con loro il Paese.
Un Paese dove le aziende chiudono e la disoccupazione aumenta.
Un Paese dove l'INPS non sa se avrà i soldi per pagare le pensioni nel 2011.
Un Paese dove la camorra della monnezza rialza la testa, lanciando un pesante segnale al governo.
Un Paese dove il partito di maggioranza relativa viene messo all'opposizione in Sicilia, lasciandosi alle spalle anni di alleanze strategiche ormai cambiate.
Un Paese dove la Scuola e la Sanità sono allo sbando, dove mancano investimenti sui trasporti, dove l'ombra della ndrangheta pesa sull'Expo milanese.
Un Paese dove le ragazze più fortunate e carine possono guadagnare mercificandosi sulle chat erotiche, o come hostess, modelle o wing-woman.
Un Paese che rilascia diplomi e lauree prive di competenza e di conoscenza.
Un Paese dove manca il rispetto di sé e degli altri: dove tutti sono intenti a misurarsi sulla quantità di spesa e sull'apparire, resi schiavi dalle tv commerciali.
Un Paese inquinato, senza progetti di sostenibilità ambientale.
Un Paese succube della finanza speculativa, senza progetti di economia sociale e sostenibile.
Un Paese di sudditi, sganciato dai salari europei, abbarbicato in difesa di interessi corporativi, che schifa il sostegno agli umili.
Un Paese bloccato da decenni in attesa di risolvere i guai giudiziari di uno che ha fatto troppi soldi per essere normale.
Un Paese barricato in difesa di interessi individuali o di casta pesantemente contrastanti con gli equilibri dei poteri.
Le cose che non funzionano sono troppe per non pensare che ci troviamo di fronte al Collasso di Sistema.
Occorre un Progetto.
Un'economia della  Shar'ia rivolta al sostegno delle opere concrete e al benessere di chi lavora.
Un nuovo rispetto individuale, una diversa consapevolezza del sè.
Un vero rispetto per la donna che sostituisca la sua mercificazione.
Un vero rispetto per i bambini, per costruire il futuro nella sincerità e non nei modelli di consumo.
L'abbattimento delle fabbriche della spesa, aperte tutti i giorni, feste comandate incluse.
L'abbattimento delle fabbriche del fango, per il ripristino della moralità, dell'etica e della decenza pubblica.
Un progetto di green-economy per ridare l'acqua al pubblico, rendere l'aria respirabile, produrre energia pulita, usare le biomasse.
Un progetto culturale basato sulla persona e non sui consumi.
Certo, sembra impossibile.
Finché non ci si prova.
 
 

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