Il peccato originale, anche per la Bibbia, coincide con l'uccisione di Abele da parte di Caino.
L'aggressività, non la sessualità, è il vero demone con cui confrontarsi.
Forse non fu Caino a uccidere Abele, forse fu Abele a uccidere Caino, per poi diffondere la notizia inversa, salvando la faccia, la reputazione e godendosi una nuova identità. Ma quello era un Abele moderno, vicino ai servizi di intelligence.
L'aggressività, l' homo homini lupus di Hobbes, il buon filosofo inglese sinceramente democratico ma troppo pragmatico e oggettivo per essere considerato democratico dai democratici,usi da tempo immemore a mascherare e traviare l'oggettivo attraverso il politically correct.
L'aggressività, che si studia a scuola attraverso millenni di guerre, invasioni, assassini, congiure.
L'aggressività pragmatica di Sun Tzu e Von Clausewitz. che traducono in modelli tattici la natura umana.
Che di natura si tratta, malleabile ma non modificabile, orientabile, ma insita nel genoma della specie.
Così le guerre le vincono gli eserciti, non le crocerossine e neppure i netturbini.
Aggressività e politica, politica e magistratura, politica e finanza : lotte di potere esercitate mediante la forza, col supporto degli scherani mediatici.
Forza che dopo la caduta del muro di Berlino si è tradotta in modalità diverse (energia, economia, finanza) che affiancano, e a volte si sostituiscono, al conflitto armato.
La Cina invade di merci l'occidente e di fabbriche l'Africa.
La Libia e l'Arabia invadono l'occidente con la finanza dei Fondi Sovrani.
Francia e Germania, da sempre perno delle guerre a noi note, usano la U.E. per ampliare i confini geografici di influenza, ancora legate a modelli napoleonici, a sindromi di Yalta superate dai nuovi mezzi della finanza e della tecnologia.
Gli Americani dichiarano guerre che non sanno combattere, avendo pensato di sostituire l'aggressività con la tecnologia e perdendo davanti a eserciti poveri e scalcinati, ma motivati e aggressivi.
La Russia invade con l'energia, l'India con la tecnologia.
Nuovi modelli economici si impongono, mandando in soffitta il capitalismo liberale, imponendo il capitalismo statuale dove si arricchisce chi fiancheggia la strategia di invasione sviluppata del potere.
La finanza detiene il potere, la politica annaspa, la democrazia è un rito senza sostanza.
Sono cambiati i mezzi, non la natura delle persone, non la natura del potere.
In guerra vince il più forte. Caino uccide necessariamente Abele, trasformandosi a sua volta in Abele, circondato da nuovi Caini e così via.
Il resto è folkolre, marketing della comunicazione politica, mistificazione su parole d'ordine bellissime - pace, democrazia - quanto prive di significato, tese unicamente a camuffare la realtà.
In mezzo a un mondo impegnato in decine di guerre non dichiarate ma combattute, la società civile si imbelletta di buoni propositi, si veste da Abele e si offre a Caino.
Segue i pifferai magici della bontà mentre mille Caini si preparano a divorarla.
Dovendo scegliere, dovendo vivere, conviene rivalutare Caino.
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