mercoledì 20 ottobre 2010

LIBERALE, VERDE, SOLIDALE

L'incontro londinese tra Fini  e Cameron tratteggia le linee strategica della nuova destra europea che si vuole Liberale, Verde e Solidale.
Liberale, come deve essere per coerenza una "destra" politica in un panorama, soprattutto italiano, in cui tutti si attribuiscono un liberalismo di facciata senza alcuna prassi liberale, in particolar modo il PDL di Berlusconi.
Siamo al paradosso tutto nazionale per cui un vero liberale come Marco Travaglio diviene un'icona dell'opposizione e trova ospitalità solo nelle aree politiche di sicura matrice originaria anti-liberale.
Verde, perchè solo la green-economy, con tutti i processi di innovazione e cambiamento nelle logiche produttive e distributive, così come in quelle culturali e comportamentali, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo economico.
Una green-economy, naturalmente, che non viaggi per preconcetti e pregiudizi, che non osservi le opportunità con le fette di salame sugli occhi.
Solidale, perchè il liberalismo con va confuso con il mercatismo o con la logica del puro profitto, e perchè la destra sociale non dimentica che la redistribuzione delle risorse è elemento fondamentale di coesione sociale e di sviluppo complessivo.
Appare immediatamente chiaro il termine del conflitto tra una destra Liberale che si occupa di politica e un governo che si occupa dei problemi del monocrate o del sostegno alla finanza speculativa, di una destra Verde che non può accettare la militarizzazione di un Parco Nazionale ad uso discarica, di una Destra Solidale che non può digerire un federalismo formale troppo orientato al secessionismo, agli egoismi locali e alle paure incapaci di integrazione sociale.
Questa destra, disincagliata dai fantasmi della storia, disamorata delle tragedie causate dalle monocrazie, sinceramente democratica e costituzionale, favorevole all'immunità e contraria all'impunità, orientata all'integrazione e contraria all'emarginazione, attenta all'economia più che alla finanza, capace di rinnovamento e di progettualità, questa destra, dicevo, merita fiducia.
 

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