Le grane, quelle serie, sono iniziate dopo che nel mio romanzo "Le piace Kandinsky?" ho ventilato il fatto che i progetti dell'Alta Velocità Ferroviaria in Europa servissero a trasferire al pubblico i costi che avrebbero dovuto sostenere i privati per costruire oleodotti.
I tracciati, infatti, sono palesemente sovrapponibili, e notoriamente la fame di energia è superiore alla necessità di far viaggiare le patate a 300 all'ora dall'Ucraina all'Atlantico.
Fatto sta che da quando pubblicai quel libro me ne sono successe di tutti i colori e un sacco di porte si sono schiacciate contro il mio naso.
Però.
Però quando il Cav stipulò il contratto con gli italiani il "corridoio 5", l'asse trasversale tra Trieste e Lyone via Milano e Torino, era presente.
Poi quando il Cav diventò amico di Putin la Torino Lyone passò in secondo piano.
E da quando il Cav firmò l'accordo con Putin per il gasdotto South-Stream del corridoio 5 non se ne parla proprio più.
In compenso South Stream ha fatto imbestialire gli USA, che progettavano il north-stream, mezza Europa e soprattutto la stampa finanziaria britannica che, casualmente, ha nelle società di estrazione e distribuzione energetica il punto forte.
Io, si sa, non sono nessuno.
Ma qualche volta ci azzecco...
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