mercoledì 24 marzo 2010

IL FEDERALISMO SCOMPARSO

Negli scorsi giorni il sociologo Luca Ricolfi ha pubblicato su La Stampa, ripreso da Radio24 e il Sole 24 ore, un interessante studio relativo alla spesa sanitaria.Il risultato più evidente è che se le Regioni, tutte, operassero bene il risparmio nazionale sarebbe nell'ordine di oltre 10 miliardi di Euro all'anno.Un risultato pari a una Finanziaria, più redditizio dello scudo fiscale.La Corte dei Conti afferma che riorganizando il settore delle "auto blu" si recupererebbe una spesa non inferiore ai 3 miliardi di euro all'anno.Altri dati economici mettono in risalto lo straordinario esubero di risorse umane utilizzate dalla Regione Siciliana, l'esercito di forestali in Calabria, la pensione anticipata dei consiglieri regionali pugliesi (in pensione a 55 anni con il 90% dell'ultima retribuzione) e via di questo passo.In sostanza, da quando esistono le Regioni e ancor di più da quando Rutelli mise mano alla riforma dell'articolo V della Costituzione, le Regioni hanno in buona parte:a) legiferato per convenienza interna (ad personam, ad personas, ad usum delfini e per gli amici degli amici)b) legiferato infischiandosene dei conti dello Stato (per la serie. paga Pantalone)c) costituito reti trasversali di legami tra business e politica (dove la sanità, in tutte le regioni, ha un ruolo primario)d) operato assunzioni, dirette o attraverso aziende partecipate, a fini assistenziali,improduttivi ed elettoralisticiInsomma, una voragine incontrollata.La Lega, raggiunte posizioni di governo nazionale, ha ben compreso l'immane difficoltà di rimettere in ordine in un sistema tanto organizzato quanto complesso, al punto che oggi è più facile individuare e arrestare i mafiosi storici che non riordinare i conti di aree gestite con sistemi di relazione e corruttela simili al modello mafioso.E il federalismo, che se applicato porterebbe ad una disgregazione degli apparati porta-voti ovunque diffusi, è scomparso dalle agende governative, abilmente ritoccato in una verifica annuale della spesa sanitaria. Gilberto Borzini tel. cell 3293081356

1 commento:

  1. Il federalismo fiscale proposto da Ricolfi non si limita solo al settore sanitario. Se lei desse un'occhiata all'analisi completa, che espone ne "il sacco del Nord", si accorgerebbe che tocca diversi aspetti della contabilità nazionale. Tuttavia il sociologo stesso è il primo ad ammettere che un federalismo male applicato produrrebbe più danni che vantaggi, arrivando probabilmente a causare quella che lei definisce, a ragione, una voragine incontrollata.

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