martedì 30 marzo 2010
PENSIERI
Le religioni rivelate partono dall'assunto che il Rivelante esista e comunichi.
Questo assunto vanifica ogni coerenza razionale ed ha per obiettivo celare alla ragione
ciò che fino ad oggi non è stato né verificato né tanto meno dimostrato:
l'esistenza, appunto, del soggetto Rivelante.
La natura procede avendo come riferimenti
il tempo, lo spazio, la casualità e l'efficacia dei mutamenti.
Per procedere la natura necessita della continua rigenerazione degli esseri.
Non è dato alla ragione definire se in tutto ciò esista una finalità.
Non è dato all'individuo comprendersi al di fuori del tutto.
Ogni nato è il tempo, lo spazio e l'universo soggettivo.
In quanto tale si desidera eterno.
L'egoismo è il motore primo.
Il fascino degli animali consiste nella loro naturalità.
L'ipocrisia umana nasce con la copertura della nudità.
La copertura è il nascondimento.
Il nascondimento è la prevalenza della forma apparente.
Non esiste l'esperienza in quanto atto di volontà indipendente.
Esiste la scelta tra possibili risposte alla casualità.
Chiamiamo questa scelta "volontà".
Chiamiamo il susseguirsi delle scelte "esperienza".
L'energia si traduce in materia.
La materia si traduce in sostanza organica.
La sostanza organica pensa se stessa.
Il mistero è tutto qui.
Certamente esiste un "come".
Non necessariamente esiste un "perché".
Chiamare "peccato" la pulsione
è offendere la Natura.
L'uomo è l'unico animale che costruisce idoli
a cui sacrificare altri animali.
Il branco rappresenta un'assicurazione sulla vita dell'individuo,
sia esso una formica, uno gnu, un leone o un uomo.
Le modalità aggreganti e i comportamenti interni al branco
sono simili in tutti i branchi.
La presunzione dell'uomo è tale da considerarsi simile a dio
e da costringere dio a incarnarsi e farsi giustiziare
per il bene dell'uomo.
Gli incapaci anelano al potere
per nascondere la verità.
Strappare la lingua e bruciare vivi gli avversari
è il metodo più usato da chi predica l'Amore.
I miti religiosi non hanno mai prodotto
miglioramenti evidenti
nelle condizioni di vita degli individui.
La prospettiva del ricordo
al netto della volontà individuale
può consentire di comprendere
il presente.
Il vedere ha sostituito il pensare.
Il guardare ha sostituito l'agire.
Quando la scienza fa una nuova scoperta
apre una finestra su un nuovo quartiere
di dubbi e misteri.
Le forme nelle religioni
sono la scappatoia per mascherare
l'assenza di sostanza
Nihil est in intellectu
quod non fuerit in sensu
nisi intellectu ipse. (citazione)
L’occhio vede tutto
tranne se stesso. (citazione)
L’arte serviva a rappresentare la natura,
quindi il divino
poi l’uomo nella natura
quindi l’uomo, il lavoro,
poi l’ingegno e ancora le idee.
Esaurite le idee
l’arte divenne materica.
Esaurita la materia l’arte sviluppa
effetti speciali
dove la forma è sostanza,
l’apparenza è contenuto.
L’arte è sempre rappresentativa
della società umana.
Ci si deve domandare quanto
orografia e clima
abbiano influenzato la nascita
delle religioni.
Quelle monoteiste
dette “rivelate”
provengono
tutte
da allevatori di capre
in luoghi desertici
o da carovanieri che attraversano
miraggi e privazioni.
Quelle indiane
rappresentano l’infinita
varietà e potenza
della natura.
Quelle orientali
l’armonia.
Quelle boreali
sono empiriche.
Nella società
della comunicazione
non esistono
realtà e verità.
Esistono, in compenso,
mistificazione
e propaganda.
Il cristianesimo
è il compendio della negazione
delle pulsioni e della volontà,
è repressione pura
espressa con sante parole,
è il manuale dell’ordine costituito.
La compassione
è l’esatto contrario
della selezione naturale.
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