martedì 6 luglio 2010

DA RIN-TIN-TIN AD AL QAEDA

L' Europa che non sa farsi Unione Europea si trova al centro di una potentissima tenaglia dii interessi contrapposti: una tenaglia in grado di stritolare l'Europa qualora questa non decida a conformarsi politicamente, operando precise scelte strategiche.
Al di là dei giochi di prestigio di alcuni capi di Governo europei che ad ogni passo sottolineano la propria amicizia con altri grandi capi tra di loro agguerriti nemici, in un tormentone di opportunismo a volte ributtante, bene, al di là di ciò esistono fronti e schieramenti per nulla in vena di diplomazia.
Il recentissimo distacco tra Israele e Turchia, con soppressione dei diritti di volo agli aerei di Tel Aviv decisa da Ankara, rappresenta solo un ennesimo giro di boa di un'escalation nata con Reagan (scudo stellare), proseguita con Bush padre (scudo stellare con base in Polonia e Repubblica Ceka, più Guerra del Golfo), sviluppata da Bush figlio (scudo stellare ampliato ad Ukraina, accordo con Cecenia e Georgia contro Mosca, pressioni sulla Bielorussia, guerra in Iraq e in Afghanistan) a cui Mosca e Teheran non potevano guardare senza sentirsi tirate per la giacca.
Teheran, cosciente del fatto che un arsenale militare nucleare rappresenta un ottimo deterrente verso le aggressioni esterne, si è precipitata a costruire la sua "stranamore", con il sollecito aiuto di Mosca e la benedizione di Pechino.
Secondo gli standard della comunicazione mediatica occidentale sembra che gli americani siano sempre il " 7° cavalleggeri" che soccorre gli indifesi passeggeri della carrozza assalita dagli indiani. Salvo poi scoprire, vent'anni dopo Rin-Tin-Tin, che gli indiani avevano delle ottime ragioni per difendere i propri territori e che ai vari generali Custer ha dato ragione l'economia, non la storia.
Ma torniamo in tema.
In altri secoli, nel mediterraneo, cristiani, musulmani ed ebrei hanno convissuto pacificamente quando non fraternamente.
I pasticci sono iniziati quando uno dei tre, generalmente i cristiani, ha cercato di assumere il comando delle situazioni, il potere, l'economia.
Siviglia, Grenada, Malaga e Palermo testimoniano con abbondanza di particolari suggestivi quei periodi di tolleranza reciproca.
Insomma: quando i cristiani si mettono a giocare ai cow-boy scoppia sempre un pasticciaccio brutto.
E i cristiani giocano ai cow-boy esclusivamente per conquistare terre e ricchezze, costruire ferrovie utili alla loro espansione spacciandole per "progresso", con una particolare riottosità nei confronti delle culture locali e, naturalmente, delle etnie che ne sono portatrici.
Al Qaeda nasce supportata dagli USA per contrastare l'invasione sovietica dell'Afghanistan, ma, una volta cacciati i sovietici, reagisce alla presenza (o al tentativo di predominio) degli stessi USA. In questa chiave di lettura Al Qaeda è una forma di resistenza? Può darsi, salvo che gli altri, gli invasori, da che mondo è mondo chiamano i resistenti con lo spregiativo termine di "terroristi".
Per raffreddare la situazione medio-orientale bisogna, probabilmente, cambiare prospettiva, e con quella il punto di vista.
Mentre a Tel Aviv si continua a gestire la politica come si faceva a Fort Alamo, il distacco tra Ankara e Tel Aviv consente di immaginare Ankara come ponte del dialogo tra un' Unione Europea laica e tollerante ed un mondo islamico orgoglioso delle proprie peculiarità, e per nulla interessato a cedere le proprie risorse ai cow-boys.
Per farlo è necessario disporre di una politica comunitaria non legata mani&piedi a Washington, ma capace di autonomia, dialogo e rispetto reciproco con tutte le Potenze (USA, Russia, Cina e Califfato in primis).
Diversamente le Potenze punteranno sull' Europa come territorio di conquista, pronte a dilaniare l'Unione pur di favorire i propri specifici interessi.
 

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