venerdì 23 luglio 2010

Spettabile Alta Corte dell'Aia

Spettabile Corte,
mi rivolgo a Voi in cerca di giustizia.
Da troppo tempo assisto alle criminose imprese di un'organizzazione articolata e complessa che infiniti lutti ha addotto al mondo.
Sì, lo so: Voi vi occupate del presente, di piccole stragi, di guerre locali, di massacri limitati.
Io Vi parlo di un massacro storico, sia di corpi che di spiriti.
L'organizzazione di cui chiedo la messa in accusa presenta caratteristiche articolate, che Vi elenco di seguito:
1) presidia territorialmente mezzo mondo, spesso sostituendo il potere statale nel controllo del territorio
2) è fondata su riti iniziatici misterici e mistici, senza alcun fondamento di realtà
3) opera violenza psicologica sui minori, seminando paure e fobie, impedendo una sana crescita emotiva
4) minaccia con atroci sofferenze eterne l'agire quotidiano delle persone
5) coercisce la buona fede degli umili con promesse non mantenibili
6) viola la libertà di pensiero, di ricerca, di espressione
7) è storicamente responsabile di massacri di oppositori e di resistenti al suo potere, con decine di migliaia di vittime
8) è storicamente responsabile di invasioni e di guerre
9) opera costantemente azioni di evasione fiscale e riciclaggio
10) acquisisce capitali attraverso la minaccia di pene eterne
11) interviene con il suo potere economico e coercitivo nelle scelte politiche dei governi nazionali
 
Spettabile Corte,
se l'organizzazione di cui scrivo non si ammantasse di sacralità sarebbe a tutti gli effetti considerata un'organizzazione mafiosa, un'associazione per delinquere, con decine di capi di imputazione.
Ma la sacralità, spettabile Corte, non è attribuita, bensì auto conferita dall'organizzazione medesima, cosa che getta ulteriori ombre sull'organizzazione stessa.
Chiedo pertanto il Vostro intervento, il ripristino della Giustizia, il ritorno alle leggi dell'Uomo.
 
Distinti ossequi

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