giovedì 15 luglio 2010

I Giorni della Civetta

 
Sciascia non era certamente un ingenuo.
Raccontava una Sicilia in cui nelle piazze, agli occhi del mondo, si riunivano piccoli o grandi comitati di affari, spietati e avidi.
La collusione raccontata da Sciascia non era quella dei film d'azione, ma una collusione ambigua, sottile, strisciante, più penetrante e pericolosa.
Certo non basta essere siciliani come Dell'Utri o Cuffaro per essere mafiosi .
Non basta che i partiti di Dell'Utri e Cuffaro ottengano la maggioranza dei voti in Sicilia per ipotizzare un sistema di voto di scambio.
Non basta essere originari di Casal di Principe, come Cosentino, per essere collusi con il clan dei casalesi.
Non basta essere costruttori che incassano appalti milionari dalla Protezione Civile per parlare di "Cricca".
Non basta essere mediatori che propongono, suggeriscono o impongono giudici fino al CSM per parlare di Loggia.
Non basta essere presidenti della regione più ricca d'Italia per sostenere che il proprio movimento di riferimento ha una posizione eccessivamente dominante nella sanità, nella scuola privata e nell'edilizia nella stessa regione.
Non basta, da presidente della stessa regione, volere acquistare i terreni dove si progetta l' Expo per ipotizzare un interesse privato in atto d'ufficio.
Non basta che troppi subappalti dell'Expo siano finiti ad aziende di dubbia onestà e trasparenza, a volte di origine calabrese, per parlare di 'ndrangheta.
Non basta che a fronte dei troppi subappalti a Milano il partito del presidente acquisisca la maggioranza in calabria per sostenere un rapporto di compiacenza.
Non basta che in pochi giorni si risolva il gigantesco problema dei rifiuti a Napoli per sostenere un rapporto preferenziale con chi "gestisce" il business della monnezza.
Non basta che a fronte della soluzione del problema monnezza un partito acquisisca la maggioranza nella stessa regione.
Non basta che il coordinatore regionale faccia spiare il presidente regionale del suo stesso partito per parlare di gestione quanto meno sospetta.
Non basta che venga nominato ministro di non-so-che uno che ha cercato di taroccare la vendita di una banca per dire che gli si vuole parare le spalle.
Non basta che venga nominato vice-ministro dell'economia uno con quattro richieste di arresto sul gobbo per dire che lo si vuole coprire.
Non basta che un coordinatore del partito di maggioranza faccia soldi con l'eolico in Sardegna per dire che esiste una combriccola di affaristi.
Non basta che un ministro non sappia quanto costa il suo appartamento romano per dire che "do ut des" è sempre cosa buona e giusta.
Non basta avere un fratello che commercia in decoder per pensare che la digitalizzazione televisiva sia una manovra all'incasso.
Non basta avere una banca e farci transitare le operazioni postali per pensare a una bieca operazione speculativa.
Non basta... però aiuta !

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