lunedì 17 maggio 2010
CRACK ?!
La scorsa settimana l' Unione Europea cercava una soluzione alla crisi finanziaria greca con una riunione tempestosa tra i ministri dell'economia e i primi ministri.
I mercati finanziari, il lunedì immediatamente successivo, reagivano con impennate degne di Mirabilandia, dopo di che tornavano a registrare pesanti ribassi, fino al venerdì nero del 14 maggio.
Mentre l'Euro persegue una via al ribasso contro il Dollaro e l'oro sale a quotazioni coerenti con quelle registrate a Weimar risultano chiari alcuni elementi:
1) la crisi è SISTEMICA e deriva dalla scopertura finanziaria del mondo bancario (600 trilioni di dollari di warrant e derivati in circolazione, il triplo dell'intero PIL mondiale)
2) l'emissione di BOND (statali o comunitari) a garanzia delle attività creditizie non può coprire i rischi derivanti dalla massa finanziaria speculativa
3) come gli USA hanno erogato 700 miliardi di dollari dopo la crisi Lehman anche l'UE propone 750 miliardi di Euro per fronteggiare la crisi greca: così come lo stanziamento USA non ha modificato l'andamento economico è facile prevedere che anche l'intervento europeo non modificherà la struttura della crisi
4) il sistema POLITICO europeo non ha la minima idea di come affrontare una crisi strutturale, limitandosi a proporre rimedi di tamponamento: un po' come se dvanti ad un'arteria recisa ci si prodigasse con bende e cerotti.
5) fino a quando la politica non avrà il coraggio di STATALIZZARE il sistema creditizio e contestualmente AZZERARE I DEBITI la caduta libera delle economie non avrà freno
6) il ritorno a processi economici, abbandonando quelli finanziario-speculativi, è l'unica via d'uscita dal CRACK planetario
Gilberto Borzini
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