lunedì 3 maggio 2010

IPOCRISIA VERDE

Una petroliera si incaglia sulla barriera corallina australiana. Una piattaforma petrolifera si spezza all largo della Louisiana. Milioni di tonnellate di greggio si riversano in mare. Uccidono specie animali, compromettono i territori, devastano il lavoro degli uomini. Le variegate associazioni ambientaliste tacciono, preferendo attaccare le ventilate costruzioni di centrali nucleari. Secondo una profonda inchiesta dell'Espresso - in edicola - le varie mafie italiane si sono lanciate nel business dell' Energia verde, riciclando capitali e ottenendo finanziamenti pubblici. Le variegate associazioni ambientaliste tacciono, preferendo ricordare i danni di Chernobyl. Il prezzo del greggio torna a salire, il costo dei carburanti è stellare, i consumi non diminuiscono, le città sono profondamente inquinate. Le variegate associazioni ambientaliste tacciono: non una proposta di implementazione del trasporto pubblico locale. Migliaia di camion - pesantemente inquinanti - trasportano merci attraversando l'Italia. Le variegate associazioni ambientaliste tacciono, preferendo sostenere i NO TAV e affossando i progetti di trasporto a basso impatto ambientale. Il sospetto che le variegate associazioni ambientaliste trovino sostegno nelle società petrolifere è sempre più forte. L'ipocrisia, come il fare Lobby, non ha confini. Gilberto Borzini

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