venerdì 21 maggio 2010
DUE BUONE NOTIZIE
Bene. Oggi posso dire che ci sono due buone notizie.
Una riguarda l'imponente afflusso di pubblico alla notte aperta dei Musei italiani, con centinaia di migliaia di persone pronte a sfidare la pioggia pur di poter vedere (gratis) alcune delle meraviglie che l'Italia custodisce.
Il fatto molto positivo è che la bellezza attrae, l'arte attrae (e magari fa discutere).
Inoltre:
1) la pioggia e il maltempo sono un limite superabile, più del costo del biglietto;
2) le persone vanno volentieri ai musei se i musei operano in orari adatti alle esigenze delle persone;
Da questi due elementi si desume che:
a) gli ingressi museali sono percepiti come elevati;
b) gli orari dell'offerta non sono coerenti con le esigenze della domanda.
La rigidità delle abitudini e delle prassi consolidate frenano una domanda presente, e non latente, di cultura.
La seconda buola notizia è l'incremento dei FLASH MOB.
Coreografie di massa, proteste mute, strip collettivi, rave party silenziosi, stanno diventando modalità di espressione planetari che coinvolgono trasversalmente tutti, ovviamente con una preponderanza giovanile.
Dalle marce di protesta agli accadimenti improvvisi (mobilitazioni di gruppi numerosi che durano pochi minuti) il cambiamento è significativo e intrigante.
Un cambiamento semantico e semiologico che non muta il senso profondo di "ribellione" ad uno statu-quo.
I Flash mob si comunicano in rete (i ciclostili vanno finalmente in pensione), le decisioni sono rapide, gli eventi altrettanto, l'appartenenza dipende dalle circostanze e dalle motivazioni. Insomma: un principio di libertà niente male, che viaggia al di fuori delle "prassi consolidate", con un pizzico di fantasia che, a dire il vero, non guasta.
Gilberto Borzini
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