venerdì 7 maggio 2010

A GRANDI PASSI VERSO IL 20-12-2012

E che diamine ! ero assorto nella lettura dell'eleganza del riccio (un vero, assoluto, straordinario capolavoro ! ) e sbadatamente ho scaricato un domanda: che fare davanti alla crisi totale che si sta espandendo ?. Così, visto che si tratta di una domandona, ripongo i mezzi di sostentamento mentali, utili ad isolarmi dal quotidiano marasma e a fingere di ricostruire consapevolezza e identità, e mi accingo ad "evincere" alcune possibili risposte (o antitesi) certamente non conclusive. a) capitalismo: il capitalismo è morto. Il vecchio padrone delle ferriere oggi fa l'artigiano e tira la carretta alla meno peggio. b) Quando Marx scriveva c'erano diverse economie complementari (l'industria urbana, l'agricoltura, la pastorizia ecc.) per cui si potrebbe obiettare che non le prassi bensì gli strumenti (economia e finanza) sono mutati (come da sempre nei cicli storici). certo gli strumenti orientano le prassi, ma se giochiamo a capirci facciamo prima... c) Rifkin (autore de La fine del Lavoro) pubblica libri e presiede un'istituzione di ricerca economica. purtroppo è seguito da tantissimi individui, nessuno dei quali presiede una banca, al più possiede una bancarella, ma non è la stessa cosa e non definisce alcun effetto. In compenso non so cosa leggano i banchieri (sospetto topolino, chi e cioè, olre a Forbes per vedere se sono ancora nella prima colonna a sinistra...) d) forse partecipando (e vincendo) all'isola dei famosi (o la pupa e il secchione che è meglio assà...) in mondovisione il portatore di un messaggio di un necessario rilancio etico e morale potrebbe essere captato da qualche ascoltatore (sempre che ne esistano tra i tele-spettatori). Certo non da Fazio o da Chiambretti, seguiti da un pubblico tanto intelligente quanto passivo. d) L'islam (la Sharija) può essere una soluzione sistemica, ma credo che le donne occidentali troverebbero da ridire. D'altra parte a quelle lì non va mai bene niente... Potremmo altresì tentare la via della cosiddetta economia sociale, cara al pensiero liberale, che include la compartecipazione dei lavoratori alle imprese, ma in questi cicli le rivoluzioni dal basso hanno poca fortuna. e) la SOBRIETA'. in un qualche mio libro facevo dire a dio che la sobrietà era il centro delle cose. In ogni filosofia che si rispetti (per cui escludo tutto ciò che viene dopo Leibniz) la consapevolezza coincide con l'annullamento del desiderio. La "svalutazione" dell'ego rimanda all'appartenenza al tutto. In un mondo di "pupe" è argomento complesso da far apprezzare f) sobrietà e etica cristiana: l'etica cristiana ha fallito. Il Tempio del Cristo era il Corpo ma la sua interpretazione era mistica, e di mistico oggi abbiamo, al più, i risultati dell'Inter in champions. Va detto che un eccesso di sobrietà annichilirebbe l'economia e le entrate dell'erario, per cui ci vuole prudenza nel progettare la sobrietà sempre che si voglia la sanità pubblica. Se vincesse il pensiero secondo il quale non siamo immortali e alcune malattie ci spediscono al creatore risparmieremmo un sacco di soldi e potremmo diffondere l'etica della sobrietà. Ma la cosa mi sembra ardua. Curiosamente hanno fallito tutte le etiche cristiane CONTEMPORANEAMENTE (cattolica, protestante, calvinista e luterana) e anche quella ebraica non se la passa molto bene (ma con quel dio bizzoso e bizzarro hanno avuto grattacapi per 5mila anni). Rileggendo Weber (etica protestante e spirito del capitalismo) si possono scorgere le tracce degli albori del fallimento (la costruzione del proprio destino, la riconoscibilità del premio divino in terra ecc) dell'etica protestante, ma che dire di quella cattolica secondo la quale puoi vivere una vita dissoluta, l'essenziale è pentirsi in extremis (berlusconi è cattolico, no ?) e nella quale l'mportante è avere un santo (qualsiasi) in paradiso (qualsiasi) ? Sotto Woitila sembrava che la campagna promo del Vaticano fosse "più Santi per Tutti". Con un'etica così scompaginata il cattolicesimo non avrebbe MAI dovuto/potuto svilupparsi (eticamente), ma ha trovato un sacco di fans perchè consente, specialmente dopo il concilio vaticano secondo, di prendere dall'etica totale quello che di volta in volta ti sembra più conveniente: un supermarket dell'opportunismo morale. come uscirne ? grande BOH ! Comincio a sospettare che la congiunzione astrale del 2012 non sia poi tanto sbagliata (tra disastri finanziari e ambientali, tempo 18 mesi e altro che fine del mondo). Dopo la fine del mondo ci sarà un nuovo inizio, probabilmente una sorta di blade runner globale o un nuovo pianeta delle scimmie dove comanderanno i macachi (il che non sarà poi tanto diverso da adesso, almeno filologicamente). Blade runner è più divertente e pieno di gnocche: la semi estinzione elimina i ciospi nei film americani, per questo hanno successo. (pensa svegliarti in un day after popolato da cloni di adele faccio o di rosybindi.... dio-dio-dio perché non sono morto ???) , i macachi al potere è più probabile. Comunque ho deciso: da grande farò lo stilota. Purtroppo rilevo una certa scarsità di colonne, e in più soffro le vertigini, ma ci si abitua a tutto. Voi fate un po' come vi pare ! Allah Bahtar, Habibi (meglio prepararsi...) Gilberto Borzini

Nessun commento:

Posta un commento