venerdì 21 maggio 2010

UNA DATA MEMORABILE

Dall'Europa delle Banche all'Europa dei Popoli Può darsi che il 19 maggio 2010 divenga, nel tempo, una data memorabile. Due i motivi: 1) Angela Merkel vieta la tecnica finanziaria di vendita allo scoperto di titoli (obbligazioni e derivati) 2) il Parlamento italiano vara la prima fase attuativa del Federalismo attribuendo agli Enti Locali le proprietà statali. I due provvedimenti sono di enorme portata. Vediamo perchè. 1) Le vendite "allo scoperto" consentono di acquistare senza soldi titoli (preferibilmente derivati sulle obbligazioni) per rivenderli ad un prezzo inferiore - quindi puntando su un sistema ribassista. Alla vendita il venditore incamera come margine di guadagno la differenza tra il prezzo non pagato di acquisto e il valore effettivo di vendita. Una tecnca squisitamente finanziaria che, se fosse applicata nell'economia reale, darebbe ampio motivo di scandalo (immaginate di portare a margine operativo lordo lo sconto praticato dal fornitore su un acquisto: il vostro commercialita vi prenderebbe a sberle!). Il messaggio del governo tedesco alle banche e ai grandi gruppi finanziari è chiaro: basta con i trucchi e gli artifizi. Il resto d'Europa nicchia e traccheggia, le "consob" europee affermano che non si adegueranno alla politica tedesca, i titoli bancari precipitano in borsa e la Merkel puntalizza che senza una politica economica comune sull'Euro anche il progetto dell'Unione Europea andrà in fumo. E' chiaro che dopo una fase decennale in cui le banche centrali hanno spadroneggiato,- forti anche del "diritto di signoraggio" con il quale le banche centrali (società private partecipate dalle varie banche private, non enti statali e tanto meno proprietà comuni) si arricchiscono stampando carta moneta che rivendono ai governi - e, contestualmente hanno imposto al cotinente, alle imprese e ai cittadini, le proprie politiche monetarie senza tenere conto delle esigenze di esportazione dei produttori economici, bene - dicevo - dopo un decennio simile una posizione di contrasto come quella della Merkel appare come una posizione in cui la Politica vuole tornare ad assumere il potere rispetto alla Finanza. Era ora. 2) La cessione a Regioni, Province e Comuni del patrimonio statale consentirà agli Enti locali di valorizzare i beni stessi, traendone profitto. La riqualificazione di aree abbandonate (le molte ex caserme) o a scarsa genstione (palazzi e castelli come aree verdi) ,determina sia un incremento del Patrimonio territoriale, meglio sarebbe dire del valore patrimoniale, unitamente ad un possibile sviluppo delle ricadute economiche connesse alla rivalutazione patrimoniale. Immaginiamo una grnde caserma ormai inutilizzata che divenga "Campus universitario" e comprendiamo il significato dell'operazione. Immaginiamo un Palazzo che divenga centro studi per lo sviluppo economico, teatro per grandi convegni orientati all'economia territoriale, con aree congressuali e centri di ricerca; Immaginiamo un Castello che divenga expo permanente dell'eccellenza produttiva territoriale; immaginiamo un'area costiera trasformata in centro benessere o sportivo. Immaginiamo un fondo agricolo trasformato in centrale energetica rinnovabile. Ecco, sono solo alcuni spunti per comprendere come una corretta gestione del Patrimonio "devoluto" possano creare ricchezza (e lavoro) per e nei territori. Il 19 maggio 2010 forse non passerà alla Storia, ma segna un punto di svolta nell'interpretazione dell'Europa: forse il primo atto per passare dall'Europa delle banche all'Europa dei Popoli.

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