domenica 23 gennaio 2011

La Leggenda di Re Silvio

Sul castello d'Arcoraro
batte il sole a mezzogiorno
la galera per Cuffaro
di quest'oggi è sommo storno
borbottando ed imprecando
verso Roma se ne va
con Re Silvio discutendo
il Ghedini se ne sta.
 
Pensa il dì che Ciancimino
gli promise gran bottino
per trovare soluzione
nell'impiego del mattone,
Pensa ai tempi che a Palermo
sì che c'era un buon governo.
Gente amica che t'aiuta
che non fiata, che sta muta.
 
Pensa il dì che a Monza ei venne
della Ruby nel conspetto
che per poco quasi svenne
nella sala del banchetto
quando il membro dell'eletto
su la donna si calò
e dal gioco assai sospetto
egli sfatto ritornò.
 
Guarda il sole folgorante
ed il chiaro Adda che corre
guarda un Phantom roteante
sulle antenne della torre
guarda Mediaset e rivede la trascorsa gioventù
ed il bel verde paese che da lui conquiso fu.
 
Il gridar d'Emilio Fede
risuonò sul cellulare
"Sire, bimbe mai sì riede
tanto dolci per giocare,
hanno bocche e cul rifatti
e le tette tutte d'or"
Fuor del Seggio diede un salto
il vegliardo cacciator.
 
I miei soldi, il mio apicello
il mio spiedo, egli chiedea
e il lenzuol quasi un mantello
egli al membro s'avvolgea
I sodali ivano, intanto
la Minetti gli apparì
e d'un tratto al Re d'acanto
in Regione lei salì.
 
Ruby Maior, Premier Cessat
l'ammoniva l'avvocato
mentre indomito Re Silvio
istruiva l'apparato
proponendo sull'istante dell'età la riduzion
per l'implicito consenso di carnal condivision.
 
Qual d'ufficio procedura ?
quali azioni obbligatorie ?
Qui complotto è di Procura !
Per due pompe quante storie !
Il mio scranno non lo mollo, il potere ce l'ho me !
Grida Silvio a scapicollo, pennellandosi il tupè.
 
Chiama via dell' Orgettina !
fai cambiare le etichette !
solo caste ed illibate,
caccia fuor quelle troiette !
Metti suore e pensionate,metti dentro due orfanelli
poscia a reti unificate dì che siamo buoni e belli !
 
Se la rossa Boccassini
mi contesta sui bocchini
manda in onda Signorini
che le troie fa santini !
Se Santoro si diletta ricordando ogni marchetta
Santanchè lo colga in fallo e vieppù non gli dia retta.
 
Se il questore di Milano
si ritiene un po' concusso
sol perché non certo invano
dichiarai lo zio di lusso
manda un video ciarlatano, fai sapere agli italioti
che di loro son sovrano e lor sono scilipoti !
 
Sul castello d'Arcoraro
scema il sole della sera
e Re Sivio vien condotto
sul sedil d'una "pantera".
Mala bestia è questa mia
mala sorte mi toccò
sol la Vergine Maria
sa quand'io ritornerò.
 
Altre cure su nel cielo
ha la Vergine Maria
sotto il grande azzurro velo
Ella i martiri covrìa
Ella i martiri accoglieva
della patria e della fè.
e terribile scendeva
Dio sul capo a Silvio Re.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento