domenica 27 giugno 2010

EURO, EUROPA E PADANIA

Tra il dire e il fare c'è di mezzo la finanza.
Ha un bel dire la Lega su federalismo e secessione.
Ma l'Europa cosa ne pensa ? E soprattutto, con l'aria che tira, l' Euro sarà ancora la moneta europea, e se sì, di quale Europa ?
Nelle condizioni attuali, con i possibili default statali dei Paesi mediterranei, anche l' Italia potrebbe essere risucchiata nel declassamento-paese, finendo esclusa dalla titolarità dell'euro per tornare o a una lira deprezzata o a un Euro di seconda fascia, come più probabile.
In caso di "federalismo" avverrebbe lo stesso meccanismo.
In caso di "secessione" la Padania potrebbe rimanere legata al carro trainante l'economia continentale, con Germania, Francia, Austria, Benelux e pochi altri.
Sempre che l'U.E. riconosca la Padania come entità statuale indipendente, cosa assai improbabile dal punto di vista burocratico ma plausibile sotto il profilo economico, visto che la Germania non vorrebbe una Padania resa più competitiva dalla svalutazione monetaria.
La situazione è piuttosto complessa, e i fatti di casa nostra non possono essere letti al di fuori dello scenario continentale.
Scenario che prefigura una sempre più stretta alleanza, economica e strategica, tra l'area forte dell' U.E. e la Russia (grande mercato per la delocalizzazione, grande mercato potenziale di vendite e - soprattutto - fornitore privilegiato di energia).
La Germania, dopo la caduta dell'impero sovietico e la rinascita putiniana della Russia, ha stretto basi talmente solide di relazioni economiche con Mosca da far parlare sempre più sovente di "Gerussia".
Berlusconi fa l'amicone con Putin e Medvedev. Sarkozy frequenta il Cremlino con assiduità.
In questo gioco delle alleanze remano contro Polonia, Svezia e Gran Bretagna, per evidenti motivi storici e di alleanze.
Ma si tratta di un processo destinato a confermarsi, reso più credibile e sostanziale se legato ad una moneta gestita da economie reali forti.
La Padania, stato indipendente, potrebbe far parte di quel carro.
L'Italia, zavorrata dalle dinamiche meridionali, ne sarebbe esclusa.
 
 
 

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