lunedì 21 giugno 2010
SINDACATO DI RETROGUARDIA
Per la CGIL e per la sua anima fondamentalista, la FIOM, il mondo è ancora fisso agli schemi indicati da Marx ne "Il Capitale".
Capitale e Lavoro sono forze antitetiche che devono scontrarsi per contrapposizione di interesse e, conseguentemente, produrre un mondo irreale in cui ognuno riceve per i propri bisogni e da secondo le proprie capacità.
Certo che se invece di dare secondo capacità il lavoratore si assenta per guardare la partita, il discorso del socialismo va a farsi benedire.
Certo che se invece di scontrarsi ci si accorda, le meraviglie del paradiso dei lavoratori possono attendere.
Certo che se si rinsavisce dal delirio garantista e anti-meritocratico della recente politica del lavoro, la forza del sindacato rischia di attenuarsi.
La lotta della FIOM non riguarda i lavoratori, che hanno compreso in massima parte che "è la globalizzazione, bellezza!" , bensì l'interpretazione culturale del periodo economico.
Oggi la CGIL sembra la Chiesa che si affanna a combattere Copernico, Keplero e Galileo in materia di geocentrismo e cosmogonia.
L'economia, e la politica, sono come la scienza: nulla è immutabile e tutto è discutibile.
Sarebbe un peccato che un grande sindacato del passato venise spazzato via dall'evoluzione dell'economia.
Ma se l'atteggiamento della FIOM dovesse restare immutabile il sindacato non potrà che trovarsi solo ad agonizzare come un dinosauro sconvolto dai cambiamenti climatici.
Gilberto Borzini
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