lunedì 21 giugno 2010

LE TROMBE DEL GIUDIZIO

Si chiamano vuvuzelas e tutti abbiamo imparato a conoscerle: fanno un rumore come e si fosse, invece che in uno stadio, dentro un nido di calabroni. Gli sciamani sangoma le fanno suonare prima dei riti zulu e pare che il loro frastornante suono favorisca la divinazione. A me, che zulu non sono, pare che le vuvuzelas abbiano comunque un potere magico: quello di incementare le ginocchia dei calciatori delle squadre più quotate. Il Brasile sembrava uscito da un film sugli Zombie; la Spagna - favoritissima - le ha prese dalla cantonica Svizzera; la Germania - anch'essa tra le favorite - è finita sotto, sbagliando pure un rigore, contro la Serbia; la Francia ha perso ogni virtù da vice-campione-del-mondo ed è stata fatta nera, ben oltre la media melaninica della squadra in campo (ma i Galli erano così scuri ? leggendo il "de bello" non avevo realizzato... ndr) , da un Messico verdeggiante, per età e divisa; l'Inghilterra con l'Algeria sembrava una squadra di marionette contro un branco di cavallette. Insomma secondo me in SudAfrica si sta perpetrando un rito magico di proporzioni mondiali. La rivolta degli zulu contro le potenze coloniali, boeri e inglesi, riprende fiato e passa dalle vuvuzelas. La rivolta dei neri contro l'apartheid bianco si estende contro le squadre del capitalismo pallonaro a favore dei campesinos della sfera. Le trombe del giudizio contro il bluff miliardario del pallone, che maschera e nasconde solenni porcherie e intrallazzi, suonano con la voce delle vuvuzelas. O forse no, forse è solo un segno dei tempi. Gilberto Borzini

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